La Festa Manna di Gaddura, come indica il suo nome, è la sagra più grande della Gallura. Questa importanza è dovuta al radicamento spaziale e temporale del culto di Nostra Signóra di Locusantu, titolare dell'omonima chiesa fondata nel 1218 dai primi frati francescani, giunti in Sardegna dopo un viaggio in Terra Santa.
La leggenda di fondazione del santuario è testimoniata dal Condaghe di Logusantu, lettera patente scritta in latino e in sardo nel 1519 dal vescovo di Civita e Ampurias Ludovico Gonzalez, in cui si attesta tra l'altro l'elevazione a basilica nel 1227 da parte del papa Onorio III e la prerogativa dell’indulgenza plenaria per i pellegrini. Nei secoli successivi (probabilmente nel XVIII) alla basilica è concesso anche il privilegio della Porta Santa, che si apre ogni sette anni il 7 settembre e resta aperta per un anno intero.
Diversi autori nei secoli hanno menzionato la basilica, il convento francescano, il simulacro della Madonna, la devozione e il pellegrinaggio dei fedeli galluresi, ed è dunque ragionevole supporre che la Festa Manna sia stata celebrata ininterrottamente fin dal 1218, anno in cui il Giudicato di Gallura era governato dalla casata dei Visconti di Pisa, che proprio a Luogosanto fecero erigere la loro residenza: il Palazzu di Baldu.
Dal 1954, anno in cui la titolare della basilica è stata incoronata Regina di Gallura, il santuario ha consolidato il suo ruolo di luogo di culto più popolare per i galluresi, in particolare durante i riti e le festività dell'8 settembre. Ulteriori riconoscimenti in tal senso sono arrivati nel 2008 dalla proclamazione di Luogosanto Città Mariana e negli ultimi tre anni dall'inserimento di Luogosanto nella Rete Regionale delle Destinazioni di Pellegrinaggio e nel Percorso dei Luoghi Francescani in Sardegna. Inoltre, il Consiglio Comunale, con tre delibere approvate nel 2002, 2006 e 2007, ha voluto rafforzare la tutela e la valorizzazione della Festa Manna di Gaddura siglando protocolli d'intesa, convenzioni e disciplinari di programma con gli altri soggetti coinvolti nella manifestazione: diocesi, parrocchia, Pro Loco, Comitato Fidali, confraternite, bande musicali e gruppi folkloristici locali.
Anche grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, in questi anni la manifestazione è stata riconosciuta e valorizzata come uno dei più importanti momenti di aggregazione religiosa, sociale e culturale della comunità luogosantese, gallurese e sarda, e n'è stata promossa la fruizione turistica, pur tutelandone i valori di autenticità e ritualità.
La festa è attesa da tutta la comunità, che la prepara per un anno intero, con l'impegno corale del comitato dei quarantaquattrenni (li fidali) che si avvicenda ogni anno per organizzare la raccolta fondi e la realizzazione degli eventi profani. Il comitato è aiutato dagli enti locali civili e religiosi, e da numerose associazioni e gruppi che da tutta la Gallura partecipano a diverso titolo e in diversi modi all'organizzazione e realizzazione di questo grande evento corale.
I riti cominciano il 30 agosto di ogni anno con la Novena, nove giorni dedicati alla preparazione spirituale dei fedeli con la Recita del Santo Rosario e il successivo caracólu in automobile che gli uomini e le donne del Comitato compiono attorno al santuario, nelle vie del paese e nelle campagne per annunciare la grande festa.
Il giorno della vigilia (Lu 'èsparu) si svolge la Festa di li Bandéri, con le 30 bandiere delle chiese urbane e campestri e il tradizionale caracólu a cavallo attorno alla basilica, e, al tramonto, il suggestivo Rito del Fuoco, che si svolge in processione tra la basilica e l'antica chiesa di San Quirico. Dopo i riti religiosi, le serate si concludono in Piazza Incoronazione, con concerti di musica tradizionale e contemporanea, mentre il centro storico ospita la fiera tradizionale delle specialità agricole, gastronomiche e artigianali.
La vera e propria Festa Manna ricorre l'8 settembre, giorno dedicato a Maria Bambina, patrona della parrocchia di Luogosanto, e prevede una solenne processione popolare con la partecipazione di confraternite religiose, cavalieri in costume, gruppi folk, banda musicale e autorità civili e religiose, seguita da una messa solenne cantata dai gruppi polifonici e dai cori tradizionali a tàsgia.
La festa prosegue il 9 settembre con la Festa di Santu Gjaseppa, giorno in cui si porta in processione il simulacro dello sposo di Maria. In serata, nelle vie e nelle piazze del borgo, continuano gli spettacoli e la fiera-mercato. Ma la festa non è ancora conclusa, perché bisogna attendere il 15 settembre, con La dí di l'ottu, ovvero l'ottava giornata successiva alla grande festa dell'8 settembre, per fare il cambio del vessillo mariano tra il vecchio e il nuovo comitato, benedire le automobili e concludere degnamente con uno spettacolo di cabaret e musica in piazza e l'attesissima estrazione dei biglietti vincenti della lotteria della Festa Manna.